Ci sono voluti circa tre anni di lavoro per dare coerenza al copioso e variegato materiale raccolto nei trentacinque anni di viaggi in Africa. In questo volume di 264 pagine abbiamo voluto descrivere in modo semplice ed esaustivo la multiforme body art africana e perché certe etnie usino originali ornamenti, stravaganti acconciature e, a volte, appariscenti manipolazioni corporali. Confrontando le varie arti corporali osservate con quelle descritte nei resoconti di viaggio di esploratori, trafficanti, militari e missionari che avevano a vario titolo percorso quelle lontane località africane alla fine del XIX secolo abbiamo notato una sorprendete continuità nelle forme tradizionali. Dopotutto il desiderio innato di abbellire il proprio corpo per apparire più affascinanti o, semplicemente, per comunicare la propria posizione all’interno di un gruppo è un’esigenza che si riscontra da sempre in ogni tipo di società, indifferentemente dall’etnia o dalla fede religiosa professata.
La mentalità occidentale ritiene che le decorazioni corporali siano essenzialmente destinate ad aggraziare il corpo mentre in Africa esse hanno uno scopo molto più complesso e importante che possono assumere, secondo le situazioni ambientali, vari significati: magico, propiziatorio, sociale, religioso e di protezione. Questi amuleti svolgono in pratica una funzione apotropaica agendo come dei coadiutori dell’individuo nel suo costante confronto con quelle forze sovrannaturali che condizionano inspiegabilmente l’esistenza umana: tra questi speciali ornamenti vi sono, per esempio, quelli che offrono protezione contro le malattie e le nefaste conseguenze causate dai Jinn, gli spiriti cattivi, oppure quelli che assicurano il successo nell’amore e nella fecondità.
ISBN: 978-88-68534-14-1 – edizioni Nuova Prhomos – mail: stampa@nuovaprhomos.com - (€ 39,00)