La regione del Kenya è contraddistinta da una eccezionale gamma di ambienti geologici e naturalistici che ne fanno una delle zone più affascinanti del pianeta.
I grandi spazi aperti, i paesaggi mozzafiato e le vallate abitate da popoli senza tempo lasciano al viaggiatore esaltanti ricordi e forti emozioni.
Le mille realtà che si incontrano e scontrano in questo meraviglioso Paese dove ancora oggi è possibile ascoltare la magia della natura riescono a trasmettere quel senso di lontananza e di solitudine che induce nell’uomo quello stato d’animo indifferenziato di timore e attrazione sempre più raro nel nostro mondo globale.
Il Kenya, vero paradiso tropicale a cavallo dell’Equatore, occupa la parte meridionale del Corno d’Africa ed è compreso fra l’Oceano Indiano a est e il lago Vittoria a ovest. Un terzo del suo territorio è arido o semi arido, attraente quanto ingannevole, un altro terzo è occupato da fertili altipiani mentre nella restante parte del Paese domina la savana, l’habitat ideale per numerose specie selvatiche di animali.
La popolazione del Kenya è estremamente composita e comprende numerosi gruppi etnici: quest’area, infatti, fu per secoli il punto di arrivo di migrazioni interne al continente africano.
La principale etnia keniota è quella bantu, proveniente dalle foreste equatoriale centroafricane, ma esistono anche consistenti minoranze di popolazioni nilotiche, originarie dall’area sudanese bagnata dal fiume Nilo e cuscitiche, giunte dalla Somalia e dall’Etiopia.
La stratificazione delle diverse lingue, culture e tradizioni che ognuno di questi ceppi portò con se hanno arricchito il complesso mosaico del genere umano keniota determinandone la strabiliante varietà.
Oggi in questa regione sono presenti un crogiolo di oltre 40 gruppi etnici differenti per lingua e cultura sparsi in modo eterogeneo nel vasto territorio che si estende a cavallo dell’equatore.