Poche zone della terra custodiscono tanti variegati ambienti geologici, naturalistici e storici come l’Etiopia, dove è possibile, seppur ostacolati da condizioni ambientali difficili, scoprirne i segreti, ascoltare la magia della natura che qui è estremamente esuberante e vivere una realtà storico-sociale tra miti e leggende che si fondono armoniosamente con l’ambiente stesso.
L’area compresa politicamente fra il Sudan meridionale, L’Etiopia, l’Eritrea e il Kenya settentrionale è abitata da numerosi gruppi etnici che, pur parlando differenti lingue e professando diverse religioni, si devono considerare, dal punto di vista antropologico, etiopici sia per i loro caratteri somatici affini sia perché nettamente differenti dalle altre popolazioni africane; con il termine abissini si identificano, invece, le popolazioni parlanti tigrai e amharico.
L’Etiopia, regione in cui vivono buona parte di questi gruppi etnici, ha un’area molto estesa e accidentata caratterizzata da ecosistemi e ambienti morfologici estremamente differenti come le basse e aride pianure a cui si contrappongono gli elevati altipiani tagliati da profonde gole; queste barriere geografiche provocarono un considerevole isolamento delle varie etnie differenziandone e frazionandone nei secoli la realtà socio-linguistica. Ogni ambiente può essere considerato un paese a sé stante: il grande altipiano, cuore del paese, abitato da popolazioni cristiane di lingua amhara; le regioni desertiche della Dancalia e dell’Ogaden, abitate da popoli oromo di religione musulmana e, infine, le selvagge regioni sud occidentali abitate da gruppi animisti di ceppo nilotico che seguono i riti tradizionali africani.
L’acrocoro etiopico di difficile accesso fu, per esempio, la culla della millenaria cultura axumita e poi dell’impero cristiano d’Etiopia. Il cristianesimo etiope non risale, come nel resto dell’Africa, alla colonizzazione europea degli ultimi tre secoli, ma alla remota epoca del cristianesimo primitivo.
A seguito dell’espansione islamica del VII secolo, la conformazione orografica dell’altipiano, che costituisce una vera e propria difesa naturale, permise ai suoi abitanti di resistere alle numerose invasioni e di conservare la propria cultura e le proprie istituzioni, isolati per oltre mille anni dal resto del mondo.