L’Etiopia è uno tra i paesi più affascinanti del continente africano. Le ragioni di questo interesse sono molteplici: geografici, per la straordinaria gamma di ambienti climatici che caratterizzano il suo territorio; culturali, per la sua storia che affonda le radici ai primordi dell’umanità; etnografiche, per la varietà di culture che qui si possono incontrare, dalle più complesse e raffi nate a quelle più semplici e ancora legate a una concezione arcaica dell’esistenza. Lungo le sue piste, è ancora possibile rivivere le emozioni provate dai grandi esploratori che nel secolo scorso le percorsero per la prima volta. A determinarne la storia è stata la conformazione stessa del territorio che può essere diviso in tre grandi zone geografiche talmente differenti e particolari che ognuna di esse può essere considerata un paese a sé stante: il grande altipiano al centro nord, abitato da popolazioni cristiane di lingua amhara, le regioni, in parte desertiche, del nord est, abitate da popolazioni di religione musulmana, ed infine le regioni sud occidentali abitate da popolazioni animiste di ceppo nilotico che seguono i riti tradizionali africani.
I Borana, Surma, Nuer, Mursi, popolazioni del tutto sconosciute agli europei del XIX secolo, vivono tutt’oggi secondo le leggi tribali,seguendo i ritmi o le esigenze del bestiame che la loro religione considera sacro. In questi luoghi ancestrali di fronte a persone che considerano la civilizzazione qualcosa di assurdo da cui difendersi la nostra logica occidentale perde completamente senso e non è possibile rimanere affascinati e provare una sensazione di smarrimento. Oltre all’interesse storico etnografico, l’Etiopia propone anche una varietà di ambienti naturali per la cui salvaguardia sono stati istituiti numerosi parchi e riserve naturali.