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Trekking nei Monti Alantika, Camerun

3 aprile 2020

Il trekking nei monti Alantika inizia a Wangay, sede del Lamido locale, un sovrano che gestisce ancora, per concessione della Repubblica, la giustizia, la religione e l’ordine civile.

Lasciato il fuoristrada in custodia dal Lamido ci incamminiamo con una guida locale e una decina di portatori in direzione Bilmerou, il primo villaggio dei koma Kadam, l’ultima vera etnia Kirdi rimasta nel nord Camerun. Furono gli islamici Fulbe a chiamare Kirdi questo popolo, che significa “infedele” e “selvaggio”. In questo territorio estremamente accidentato non ci sono né piste né strade e l’esplorazione può avvenire solamente a piedi. Ci vogliono tre giorni, tra andata e ritorno, per esplorare questo particolare universo fatto di enormi rocce granitiche accatastate alla rinfusa da imponenti sconvolgimenti geologici. Montiamo il campo nello spiazzo antistante il tucul del capo villaggio che è anche il capo religioso e della tradizione. Trascorriamo a Bilmerou un’intera giornata per conoscere usi e costumi di questa popolazione ormai avviata sull’orlo dell’estinzione. I Koma sono semplici contadini e la loro vita è regolata dalle ferree leggi della terra e dalle antiche tradizioni. Coltivano in modo arcaico igname, miglio, manioca e cotone selvatico mentre l’allevamento dei bovini ha solo una funzione religiosa: il defunto, infatti, nel giorno del funerale dove essere necessariamente avvolto in una o più pelli di toro. L’organizzazione sociale dei Koma è divisa in classi di età: nel gradino più basso troviamo i bambini non circoncisi che dipendono completamente dalla madre. Questi passano al secondo gradino solo dopo la circoncisione, che avviene con una cerimonia solenne dove partecipano gli anziani, il fabbro, lo sciamano e il “bouffons péteurs”, nome coniato dai colonizzatori francesi. Questo strano personaggio, che viene scelto fra i ragazzi che hanno mostrato più coraggio durante la circoncisione, sarà per tutta la vita il guardiano dell’ordine maschile e quando lo riterrà opportuno potrà schernire, prendere in giro e fare peti alle donne e ai bambini non circoncisi. Alle donne sposate vengono estratti come segno d’istintivo i due incisivi superiori centrali. Il vestito femminile si riduce a un semplice gonnellino realizzato con foglie di Afzelia africana e vengono sostituite ogni due giorni oppure quando appassiscono. Fino agli anni ’70 del secolo scorso gli uomini indossavano solo l’astuccio penico ed erano armati con arco e frecce.