Gli ultimi Makonde
20 marzo 2018
In un recente trekking in Mozambico siamo riusciti a fotografare gli ultimi Makonde che vivono nel territorio dell’estremo nord al confine con la Tanzania dove il fiume Ruvuma funge, per volontà dei colonizzatori tedeschi e portoghesi, da confine fra i due stati. In Mozambico questo gruppo etnico di lingua bantu ha occupato il salubre altipiano di Mueda, un territorio relativamente inaccessibile che si estende a un’altitudine media di circa 900 metri. Questa regione, caratterizzata da una densa foresta secca, viene chiamata in lingua bantu “makonde” che significa plateau boscoso, nome poi allargato alla popolazione che vi si stabilì tra il XVIII e XIX secolo per sfuggire, probabilmente, alle pericolose zanzare anofele e alla mosca tse-tse che infestavano le umide pianure vicino al fiume Ruvuma. La caratterista saliente di questo popolo era, fino ai primi anni ’60 del secolo scorso, il tatuaggio e le scarificazioni facciali, pratica che fu interrotta quando il governo centrale impose il divieto di continuare quest’antica arte tribale senza tener conto che questi segni indicavano l’appartenenza a un preciso clan. Ogni gruppo, infatti, imponeva specifiche figure, formate da linee, zig-zag, angoli e punti che dovevano essere identici per tutti i suoi adepti e sembra che avessero anche un significato magico, propiziatorio e di protezione. Altro interessante ornamento tribale, anch’esso abbandonato dalle giovani generazioni, era il piccolo disco labiale portato al labbro superiore. Questo particolare ornamento, raro tra i bantu, era formato da un disco d’avorio o osso del diametro di due, tre centimetri con inserito un ago di metallo che arrivava a toccare la punta del naso. Era portato dalle ragazze che avevano raggiunto l’età da marito e solo con l’arrivo del secondo figlio il piattello poteva essere ingrandito e ciò era, per la donna, motivo di onore e vanto. Queste tradizioni erano, in pratica, l’essenza di un complicato linguaggio visivo che raccontava l’età di un individuo, la sua appartenenza a un determinato villaggio e il suo status di persona sposata.