Logo Massimo Bocale

Etiopia - Escursione da Dima

19 luglio 2018

A nord di Dima (siamo nel selvaggio territorio sud occidentale dell’Etiopia) imbocchiamo una pista che ci conduce nel distretto degli anuak, un popolo di lingua nilotica. Superato a metà percorso un villaggio di profughi Nuer e Dinka provenienti dal sud Sudan, raggiungiamo, in circa un’ora, il territorio anuak. I villaggi, costruiti tra le ombrose acacie, ospitano svariati gruppi famigliari. Sapevamo che gli Anuak vengono definiti il popolo più pulito e ordinato d’Africa, ma non immaginavamo fino a questo punto: ovunque, nel villaggio, regna l’ordine, l’area che circonda esternamente il tucul presenta addirittura un pavimento rivestito con fango lisciato a mano che viene utilizzato sia come soggiorno sia per stendere e far asciugare al sole i vari cereali. In un angolo di questo spiazzo si trova il caratteristico buco a “Y” che funge da focolare. Gli Anuak, allevatori e agricoltori, passano l’intera giornata all’aperto: nel tempo libero uomini e donne amano fumare la lunga pipa ad acqua realizzata artigianalmente con le calebas di zucca. I tucul sono di ridotte dimensioni e vengono protetti da tetti formati da 3 o 4 strati di paglia, necessari per resistere alle piogge torrenziali tipiche di queste regioni. Le pareti esterne delle capanne, che hanno pianta quadrata, vengono intonacate con il fango quindi, per renderle più accoglienti, vengono decorate con bizzarre incisioni che rappresentano animali, linee e cerchi dal chiaro simbolismo magico propiziatorio. Alla donna è riservato il restauro della capanna e della sua decorazione che avviene alla fine della stagione delle piogge.